Tipologia
- Serie
Numerazione
Storia istituzionale/Biografia
- «È quello in cui i commercianti registrano le loro ragioni ed in cui ciascuno ha aperta una partita del suo dare con contrapposta un’altra del suo avere»[1].
La serie è costituita da registri (nn. 1-35) e schedoni (nn. 36-69), sui quali vengono annotati i movimenti contabili, ordinati in base ai titoli d’entrata o di spesa, identificati in riferimento al bilancio, con l’indicazione del nome del creditore/debitore e della causale, con il numero di reversale/mandato e la data, con le somme dovute/ricevute e i conteggi parziali e complessivi, rispetto agli stanziamenti preventivi[2]. I registri possono essere distinti, uno per le entrate e uno per le uscite. Dal finire dal 1927, sono stati utilizzati schedoni cartonati, intestati alla partita di bilancio (titolo, capo, categoria, articolo), con tabella riportante i dati richiesti dalla griglia dei registri. Si ricorda inoltre, specialmente per il primo periodo, lo stretto rapporto esistente tra mastri e giornali: il richiamo presente nel margine destro del foglio dei giornali rinvia al numero di pagina del mastro[3].
[1] Cfr. Guazzo, cit., VII, p. 74, s.v. libro.
[2] Sulla tenuta dei mastri l’Allegato n. 4, punto 16 del Regolamento per l’esecuzione della legge sull’amministrazione comunale e provinciale del 1898 (R.D. 19 settembre 1899, n. 394, in seguito aggiornato con R.D. 12 febbraio 1911, n.297).
[3] Cfr. introduzione alla serie Giornali.