Bilanci preventivi

Tipologia Serie
Data cronica
01/05/1806 - 31/12/1950

Tipologia

Serie

Numerazione

N. definitivo
1

Contenuto

«Conti o prospetti in cui le rendite e le spese avvinibili in un’amministrazione sono in via presumibile anticipatamente calcolate, valutate e determinate, e lo scopo dei medesimi si è di preconoscere i mezzi e i bisogni dell’amministrazioni, e quindi prestabilire le spese in proporzione colle rendite e predisporre sufficienza di fondi per ogni cointingibile occorrenza»[1].
 
La serie è costituita da registri, prospetti e allegati, compilati e raccolti dall’amministrazione comunale al fine di redigere e giustificare il conto preventivo per l’esercizio finanziario dell’anno a venire, sulla base del risultato consuntivo dell’anno precedente.
Secondo il Regolamento pei conti preventivi e consuntivi dei Comuni, approvato con i decreti del 28 giugno 1821 n. 109 e 19 settembre 1821 n. 5671, il conto si sarebbe articolato in parte passiva e parte attiva. La prima comprendeva carico generale dovuto allo Stato; onorari; spese d’ufficio; pensioni; fitti passivi; interessi di capitali, debiti, livelli, censi e decime; manutenzione di strade, ponti e canali; manutenzione dei locali comunali; spurgo delle nevi e del fango; illuminazione pubblica; pie prestazioni e congrue; beneficenza pubblica; compensazioni ed abbonamenti passivi; fazioni militari e coscrizione[2]; spese diverse ordinarie; spese straordinarie; rimanenze passive. La parte attiva era invece suddivisa in carico generale dovuto dai censiti, dai personalisti, dagli esercenti arti e commercio; interessi di capitali attivi; fitti di case, fondi e spazi; livelli, censi, decime e rendite perpetue; tasse d’ufficio; tasse di licenze e multe per oggetti di polizia comunale; tassa sulle arti e sul commercio; compensazioni ed abbonamenti attivi; prodotti diversi; rendite straordinarie; sovrimposte. Quest’articolazione, con qualche variante dovuta al fisiologico mutare dell’organizzazione economica comunale e territoriale nel corso degli anni, si mantiene nella sostanza e si ritrova in molta documentazione afferente il bilancio dell’amministrazione locale: nei conti consuntivi, nella classificazione utilizzata nei mastri e per gli allegati al conto[3].
A partire dalla Legge comunale e provinciale 20 marzo 1865, n. 2248, allegato A, modificata e pubblicata nelle province venete con R.D. 2 dicembre 1865, n. 3352, i preventivi, sulla base del progetto presentato dalla Giunta, venivano approvati dal Consiglio comunale, durante la sessione d’autunno.
I bilanci preventivi si trovano in forma di prospetti, su fogli sciolti prestampati, talvolta corrispondenti alle diverse unità della suddivisione territoriale (nn. 1-5), e in forma di registri (nn. 6-98). Possono presentare allegati diversi quali conti consuntivi, documentazione relativa alla riscossione dei tributi[4], pareri e note del Consiglio di Prefettura in merito alla gestione finanziaria locale[5]. L'unità archivistica è costituita da tutta la documentazione relativa alla compilazione del preventivo dell'anno, conservata in mazzi o scatole. La serie si sviluppa dal 1806 al 1950, dimostrando lacune per gli anni 1807, 1809, 1813-1814, 1816-1820, 1823, 1829, 1835, 1838, 1852-1854, 1856-1865, 1868, 1870-1874, 1876, 1878, 1880, 1885-1887, 1892, 1896-1900, 1902, 1918. Si ricorda che conti preventivi possono trovarsi allegati al conto consuntivo[6] e nel fascicolo secondo della categoria Finanze (Titolario 1907-1950)[7].


[1] Cfr. V. Guazzo, Enciclopedia degli affari, ossia guida universale per la cognizione e conformazione di qualunque atto..., Padova, 1953, X, p. 243, s.v. preventivo.

[2] I servizi militari si limitano a quelli riguardanti l’alloggio dell’ufficialità a termini della Notificazione del Governo del 3 ottobre 1817, il casermaggio delle truppe in transito e la somministrazioni dei mezzi di trasporto con carri e vetture. L’alloggiamento delle truppe di passaggio viene soddisfatto dai corpi, distaccamenti o soldati isolati col carantano d’alloggio che si paga direttamente da essi ai Comuni.

[3] La contabilità di Comuni e Province venne armonizzata con le norme della legge e del regolamento sull’amministrazione e la contabilità generale di Stato con legge 6 luglio 1890, n. 7036. Del bilancio di previsione tratta il capo IV del Regolamento 19 settembre 1899 per l’esecuzione della legge comunale e provinciale.

[4] Cfr. preventivo 1811 con coperta «Preventivo. Ruoli di riscossione», a testimonianza dell’organizzazione originaria delle carte.

[5] Cfr. per esempio l’anno 1812.

[6] Cfr. per esempio gli anni 1817, 1820, 1823, 1829, 1852-1853, 1856, 1858, 1860-1861.

[7] Cfr. per esempio gli anni 1936-1938.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
90 regg., 3 mazzi, cc.ss.

Note

Estremi cronologici: 1806-1950 (lacune: 1807, 1809, 1813-1814, 1816-1820, 1823, 1829, 1835, 1838, 1852-1854, 1856-1865, 1868, 1870-1874, 1876, 1878, 1880, 1885-1887, 1892, 1896-1900, 1902, 1918)