Archivi pre-unitari e unitari
Tipologia Complesso di fondi
Data cronica
- 1797 - 1951
- Note
- con documenti dal 1637
Tipologia
- Sezione
Numerazione
- N. definitivo
- 2
Contenuto
- La sezione conserva il complesso documentario relativo all’arco cronologico che va dal 1797, anno in cui, caduta la Repubblica di Venezia, iniziano a succedersi le dominazioni straniere, alla metà del XX secolo.
Consistenza rilevata
- Consistenza (testo libero)
- 3419 bb., 1097 regg., 41 mazzi, 68 fascc., 2 filze, 21 schedoni, cc.ss
Storia istituzionale/Biografia
- L’ente Comune ha mantenuto la stessa denominazione dal Medioevo ad oggi. ma ha naturalmente cambiato nel corso del tempo attribuzioni e ruoli istituzionali, anche in relazione ai diversi contesti in cui si è trovato inserito, dall’alternarsi delle dominazioni, austriaca e francese, allo Stato unitario.
Il Comune ha comunque sempre esercitato funzioni politiche, amministrative, fiscali e giudiziarie, funzioni nell’ambito dell’autonomia locale e altre di concerto con l’Amministrazione centrale cui doveva rispondere, espletate da un certo numero di organi la cui denominazione, composizione e organizzazione è determinata con provvedimenti delle autorità di governo dell’epoca.
Mutamenti politico-istituzionali danno origine a nuovi enti e, all’interno di questi, ad organi nuovi e diversi rispetto ai precedenti. Subentrando però gli uni agli altri nell’esercizio di analoghe funzioni, gestiscono le carte in quella che Claudio Pavone definisce vischiosità archivistica, cosicché non sempre le cesure tra i rispettivi archivi sono evidenti.
Segnature
- Segnatura
- 2
- Tipologia
- definitiva
Criteri di ordinamento
- I nuclei archivistici conservati compatti e secondo la loro organizzazione originaria sono pochi: si tratta delle serie Protocolli, Atti e di quelle dei registri dei verbali di Consiglio comunale, Giunta comunale e Podestà. Altre serie sono risultate ricostruibili con buon margine di sicurezza in virtù della tipologia documentaria: Bilanci preventivi, Conti consuntivi, Allegati al consuntivo, Mandati e reversali. La serie dei registri di Protocollo si dipana senza interruzioni dal 1803 al 1950 . La serie Atti si estende dal 1803 al 1950 e risulta organizzata secondo dodici titolari diversi, che si succedono l’uno all’altro senza che il momento di passaggio coincida con un cambio di amministrazione. Né è sempre possibile individuare la matrice normativa che determina il cambiamento: il titolario in uso dal 1812 al 1815 rimane invariato all’installarsi dell’amministrazione austriaca; il titolario utilizzato a partire dal 1856 resta in vigore fino al 1906, senza subire modifiche quando il Comune passa sotto l’amministrazione italiana. Allo stesso modo non si riscontrano cesure, che siano parallele a quelle istituzionali, nell’organizzazione di Bilanci preventivi, Conti consuntivi, Allegati al consuntivo, Mandati e reversali. Una volta portato a termine il censimento di tutta la documentazione conservata nei depositi e iniziato lo studio che avrebbe dovuto portare a ricostruire la struttura dell’archivio, ci si è trovati di fronte ad una situazione difficile: volendo descrivere la documentazione individuando nuclei distinti che coincidessero con il Comune come Municipalità provvisoria o con il Comune sotto l’amministrazione francese o infine sotto quella austriaca, ovvero semplicemente distinguendo quanto afferisce al Comune preunitario e quanto al Comune sotto l’amministrazione italiana, si sarebbe dovuta operare una divisione fittizia all'interno di nuclei documentari che costituiscono serie compatte, quali quelle già elencate. Si sarebbero dovute inoltre smembrare quelle serie create per estrapolazione di singole pratiche da parte di archivisti ottocenteschi o per uso dell’amministrazione – quali i Numeroni e la Serie speciale – ormai sedimentatesi così da lungo tempo, e che, per loro natura, conservano documenti prodotti in epoche molto diverse e da amministrazioni diverse, di volta in volta riutilizzati e riorganizzati. Da un’analisi prettamente numerica risulta che le serie che si pongono a cavallo di cesure istituzionali sono 15, ma raccolgono un totale di ben 9247 unità archivistiche. Si è scelto dunque di ricostruire la struttura dell’archivio partendo dalle serie, la cui organizzazione originaria è apparsa evidente e che sono anche quelle che si sviluppano a prescindere dai passaggi da un’amministrazione all’altra. L’archivio è quindi descritto come fondo complesso, ovvero come fondo composto da una pluralità di fondi. I singoli complessi archivistici sono costituiti da serie che possono essere trasversali rispetto al succedersi dei soggetti produttori , da documenti, anche molto diversi per forme e supporti, prodotti da enti o organi diversi, ma confluiti per ragioni istituzionali, storiche o di riordinamento, in un complesso documentario che presenta una configurazione unitaria, e che d'altra parte non consente di ricondurre, sempre e con esattezza, le carte al rispettivo soggetto produttore . Si sono descritti inoltre fondi aggregati riconducibili alla Guardia nazionale, all’Ufficio di conciliazione, all’Ufficio del delegato di pubblica sicurezza, all’ente Opera nazionale maternità e infanzia, all’Ente comunale di assistenza e al Comitato di liberazione nazionale.
Bibliografia
- Archivio Comunale di Castelfranco Veneto (1797-1950). Inventario, a cura di Monica Del Rio, Comune di Castelfranco Veneto, 2013